Sabato 3 giugno, io e alcune mie compagne accompagnate dalla nostra professoressa suor Lea, ci siamo recate a Monticelli, dove vi è una casa per disabili grazie al progetto “Dopo di noi”. A farci da guida in questa bellissima esperienza è stata la signora Anna Capriotti, creatrice di questo progetto, che ci ha anche raccontato molte cose interessanti sulla vita e sulle giornate degli abitanti della casa. Qui Marco, Nazzareno, Nando e Massimo possono vivere in autonomia ma con la compagnia di un educatore e coadiuvati da aiuti adeguati. Ho visto in loro, nelle loro parole, nei loro sorrisi, la forza che supera le sfide. La loro resilienza, la capacità di adattarsi e la loro allegria sono state fonte d’ispirazione, perché ho visto davvero davanti a me l’importanza di guardare oltre le limitazioni e le difficoltà. Tutti noi abbiamo il dovere di creare società inclusive, dove le barriere vengano abbattute e le opportunità vengano offerte a tutti. Sono grata a suor Lea per averci dato la possibilità di toccare con mano che la vera vita risiede nella nostra capacità di accogliere e valorizzare ogni individuo.